C’era una volta Mariastella Gelmini che come Alice nel Paese delle Meraviglie, in un giorno di sole si era addormentata e aveva sognato di scendere in un lungo tunnel sotterraneo, di centinaia di chilometri, per seguire curiosa una scia velocissima di prodigiosi neutrini ingombranti.
Già vedo le vostre labbra sorridere di compassione e di compatimento. Purtroppo sappiamo tutti quanto questa terribile ed inascoltabile gaffe non sia in realtà una favola ma piuttosto una triste verità. Per fortuna adesso le cose vanno meglio e, con un governo di tecnici, al Ministero dell’Istruzione (dell’Università e della Ricerca, altrimenti detto MIUR) ci è finito l’ingegnere elettrotecnico ed ex Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Francesco Profumo. Peccato, però, che non tutto il MIUR sia composto da persone altrettanto qualificate. Mi spiego meglio e poi ci facciamo tutti quanti una risata di gruppo. Capita, una volta terminata l’interminabile Facoltà di Medicina e Chirurgia, di avere a che fare con una bazzeccola chiamata Esame di Stato, se si decide di praticare la nobile Arte secondo la legge. A questo punto quindi capita, sempre se si decide di seguire la legge, di avere l’immensa fortuna di trovare sulla propria strada un numero imprecisato di quiz a risposta multipla – che per la prima sessione del 2012 sono la bellezza di 6611 – da imparare rigorosamente a memoria, dai quali verranno poi estratti con procedura automatizzata 90 quiz per ciascuna prova, per un totale di 180.
Numeri, numeri, numeri… croce e delizia di ogni scienziato! Non nego che mettersi davanti al PC a memorizzare risposte su risposte nel più breve tempo possibile sia provante, tanto dal punto di vista fisico (povera schiena!) quanto da quello mentale. Per fortuna però i miei neuroni – e come i miei anche quelli di molti altri giovani rampolli della Medicina, ne sono sicura – sembrano avere la stupefacente capacità di usufruire di ossigeno più a lungo di quanto si potrebbe pensare guardando me e le mie amate occhiaie. Evidentemente la gittata cardiaca che il mio cuoricino si prende la premurosa briga di garantire a tutti i miei organi deve essere ben distribuita. Non tanto quanto vorrebbe la Commissione Nazionale chiamata alla preparazione dei quiz, ma raggiungendo un totale certo del 100% non ci possiamo proprio lamentare. Perché tutta questa sottile ed impalpabile ironia, vi starete chiedendo… Beh, direi che basta guardare con attenzione l’immagine con i cerchiolini rossi per capire e rendersi conto in un attimo che, secondo due professori ordinari, due professori associati e quattro medici chirurghi – componenti la suddetta commissione come previsto dall’art. 4 del Decreto 19/10/2001 n. 445 – il totale della distribuzione percentuale della gittata cardiaca a riposo farebbe addirittura 105%, quando non 110%.
Che dire, l’uomo è una macchina perfetta soprattutto perché tende sempre a migliorare. Chissà che superando i propri limiti – anche e soprattutto quelli fisici – prima o poi non diventiamo qualcosa di più di semplici umani? Io ci sto lavorando e dopo l’incoraggiamento del MIUR sto cominciando anche a crederci. E voi?
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