Archivio per la categoria ‘montagna’

Questo slideshow richiede JavaScript.

Cari affezionatissimi lettori, rieccomi, dopo un intenso periodo di studio e trasferimenti vari, tutto per voi. Ammetto, in primis, di avervi mentito sulla questione “tenda”: avevo dichiarato che l’avrei abbandonata fino alla primavera prossima ventura. Invece rieccomi qui, a godermi l’ultimo sole autunnale nella suggestiva e stupefacente atmosfera del ghiacciaio dei Forni, il più esteso della Lombardia. Sveglia presto- ebbene sì, sono cambiato!- e quasi quattro ore di trasferimento non mi hanno impedito di raggiungere l’amata e troppo trascurata montagna. Un caffè veloce, scarponi ai piedi, il peso di uno zaino enorme che doveva contenere tenda, sacco a pelo e scorte di cibo sufficienti per il sottoscritto per un paio di giorni e via! Tantissimi i ricordi di questo fine settimana, il sole, l’ultimo sole estivo, ancora rovente sulla pelle nonostante il ghiaccio perenne a pochi metri. Il primo freddo, quello vero, di una notte in tenda di fine settembre. L’alba in alta quota, che illumina la tela scura della tenda e in un secondo la temperatura aumenta di quindici gradi. Lo ammetto, è stato molto duro non poter fare colazione in compagnia della mia fedelissima e soprattutto capientissima tazza di tè caldo, ma il panorama che mi sono trovato davanti agli occhi facendo capolino dal mio sacco a pelo e l’aria frizzante e pulita della montagna hanno ampiamente ricompensato questa mia privazione. Un paio di giorni sospesi, lontani dalla città e dalla tecnologia, dedicati alla riscoperta del piacere del contatto puro con la natura. Eccettuata l’acqua calda del rifugio Branca, ammettiamolo pure:  va bene dormire su un materassino a terra senza fare troppi gli schizzinosi- o choosy per gli amici-  ma lavarsi le ascelle nell’acqua gelida e sporca del disgelo non sarebbe esattamente nella lista dei miei desideri!

Non occorrono molte altre narrazioni, vi lascio una galleria di soleggiate fotografie selezionate per voi dal sottoscritto, godetevele!

/m

Questo slideshow richiede JavaScript.

Dopo diversi anni e – vi assicuro – notevoli tentativi di persuasione, ho deciso, l’estate scorsa, di riprovarci con la tenda. Memore di esperienze passate quasi traumatiche, ammetto che ero abbastanza restio all’idea di tornare a cimentarmi con tutte le scomodità che un bivacco in alta montagna comporta, per quanto il più confortevole possibile e dotato di una vista eccezionalmente bella. Meta dei miei due giorni in quota è stata l’alta valle Gesso, non lontana da Cuneo. Partiti alla volta del suggestivo pianoro del Valasco con una quantità di cibarie a dir poco indecente, ci siamo inerpicati lungo il primo tratto di sentiero a pomeriggio inoltrato, raggiungendo poi niente meno che l’antica casa reale di caccia, recentemente restaurata ed adattata a rifugio dotato di tutte le comodità, dalle stanze doppie all’acqua calda. Sprezzanti di tutto questo agio, dopo una cena luculliana in cui non ci siamo fatti mancare salumi a profusione, insalata di riso di svariati chili, tonno, uova sode, frittate, frutta e verdura, torte e biscotti di almeno tre varietà differenti, abbiamo risalito di qualche centinaio di metri il pianoro per montare la tenda in una piazzola naturale dalla quale dominavamo tutto il panorama circostante. Sveglia al mattino presto, un po’ ammaccati dalla mancanza di materasso e in compagnia di un’allegra mandria di mucche, con tanto di vitellini scalmanati di cui avevamo parecchio timore, ci mettiamo in marcia in una splendida giornata di sole senza neppure una nuvola all’orizzonte. Ci alziamo finalmente al di sopra del pianoro passando per strade militari di pietre perfettamente allineate e pranziamo con i grassi avanzi della sera prima in riva ad uno splendido lago blu. Stupenda la giornata, incantevole lo scenario delle Alpi Marittime e moltissime le fotografie, delle quali ho selezionato le più belle per la gioia di voi lettori. A presto care montagne – e cara tenda! – ci rivediamo in primavera!

Per informazioni sul rifugio visitate il sito del rifugio valasco

 

/m

Questo slideshow richiede JavaScript.

Dopo qualche anno di assenteismo dalle valli cuneesi, soprattutto nel periodo estivo, sono tornato a frequentare un pochettino la montagna, esami della sessione estiva permettendo. Nonostante fossi ancora impegnato con la preparazione di un esame, mi sono concesso una scappata fuori città, nel tardo pomeriggio, in una località nota alla maggior parte dei cuneesi. Si tratta di Monte Croce, una semplice e breve passeggiata la cui partenza si trova ad appena qualche minuto in auto dal centro e la cui sommità permette di godere di una vista straordinaria su tutta la vallata e sulle cime circostanti, soprattutto se la giornata è limpida, come di frequente accade in queste zone. Il percorso consiste in un anello impreziosito dalla presenza di numerose bellissime meridiane, il cui numero è ancora in crescita, disposte lungo tutta la camminata. Queste sono state costruite, con il passare del tempo, da un appassionato ed accurato artigiano e sono talmente originali da aver dato all’escursione il comune nome di “giro delle meridiane”. Quadranti solari, nasi di Pinocchio che diventano gnomoni e tanto di cartello segnaletico “piazzetta degli orologi solari” sono alcune delle curiosità che abbiamo osservato durante la nostra camminata.

A pochi passi dal centro, l’itinerario è una vera boccata di aria fresca a portata di mano. La montagna così vicina a casa è davvero un grande pregio della città di Cuneo e delle sue vallate!

/m

Troppo poco conosciuto, sebbene a mio avviso interessantissimo, il “Concerto di Ferragosto” è un’iniziativa giunta ieri, 15 agosto 2012, al suo trentaduesimo appuntamento con tutti gli appassionati del genere. Particolarità di questo spettacolo è l’ambientazione, suggestiva quanto inusuale: l’Orchestra Bartolomeo Bruni di Cuneo si trasferisce in toto ogni anno in una diversa località alpina piemontese. Disponendosi su un palco allestito apposta per l’occasione su un pianoro erboso, tutti gli strumenti, pezzo per pezzo e non senza, in alcuni casi, notevoli difficoltà, vengono trasportati in alta montagna per una vera e propria esibizione in alta quota. Ospite, quest’anno, della pregevole ed unica iniziativa la località montana di Ferrere, in alta valle Stura:

ferrere, alta valle stura, che ha ospitato il trentaduesimo concerto di ferragosto

quella che, per intenderci, ha ospitato gli allenamenti della pluriolimpionica sciatrice di fondo Stefania Belmondo. Giocavano proprio in casa, questa volta, i numerosi (quasi settanta!) orchestranti professionisti- molti dei quali emeriti insegnanti di conservatorio- che hanno messo la loro passione e professionalità al servizio di questo spettacolo. Favoriti da una giornata limpidissima e calda- per nulla scontato per un ferragosto nelle alte valli del cuneese- i musicisti si sono esibiti in una mise inedita: occhiali da sole, cappelli, bandane e t-shirt per tutti. Inusuale quanto- personalmente- molto apprezzato anche il repertorio proposto: ad apertura e chiusura, infatti, le magnifiche “sigle” dei titoli di testa e di coda dei celeberrimi film di Star Wars, che ho finalmente avuto il piacere di sentire, magistralmente eseguite, per intero! Data la mia sfortuna negli anni passati (presi la pioggia ed il concerto venne annullato!) e la mia forzata reclusione a casa dovuta allo studio impellente, mi sono goduto il concerto seguendo la diretta su Rai3, ma prometto di impegnarmi l’anno prossimo a non perdere l’avvenimento più unico del Ferragosto cuneese!

una passata edizione del concerto di ferragosto, sempre nel cuneese

/m